mercoledì 20 gennaio 2010

MMUNNIZZA PARTE II

Cosa succede ad un'italiana/siciliana non abituata alla raccolta differenziata quando si trasferisce in un paese dove la raccolta differenziata è a livelli avanzatissimi? Succede che si stupisce di tutto e che ha voglia di capire come comportarsi con quella che era (fino a qualche tempo fa) mmunnizza e basta.
Sul sito de l'Ajuntament de Barcelona c'è una sezione in cui viene spiegato tutto. Esistono 5 contenitori: blu, verde, giallo, grigio e marrone. Di quello marrone ho già parlato.
Quello azul contiene la carta e il cartone.
Quello amarillo (giallo) contiene la plastica, l'alluminio, le lattine e i tappi di metallo.
Quello verde contiene il vetro delle bottiglie e dei contenitori, senza tappi (che vanno nel contenitore giallo se sono di metallo o plastica, oppure nel contenitore marrone se sono di sughero).
Quello gris contiene tutto il resto: capelli, resti della scopa, cotone, fazzolettini usati, ecc...
In più esistono degli spazi verdi, dove si raccolgono i rifiuti speciali, dagli elettrodomestici all'olio usato per friggere in cucina. Non esiste un rifiuto a cui non sia dedicato uno smaltimento adeguato. Per esempio, prima di partire da Marsala quest'estate, chiamai il servizio di rifiuti speciali perchè dovevo smaltire una lavatrice e un paio di stampanti. Mi dissero che potevano ritirare SOLO 3 pezzi per volta (???) e che i tempi sarebbero stati di circa 20 giorni (!!!). Quando sono tornata a dicembre, la lavatrice era ancora lì, fuori, "posteggiata" tra lo scooter e l'auto. E chi vive in appartamento come fa? Prende la lavatrice e la butta in piena campagna, perchè non ha altro posto in cui portarla (sigh!). Qui se volessi, potrei portare la mia lavatrice al punto verde più vicino, subito, senza attesa e senza limiti di 3 pezzi...

Il cittadino qui è invogliato a differenziare i rifiuti, perchè si ritrova nelle condizioni ottimali per differenziare. Ci sono contenitori ad ogni angolo, ad una distanza massima di 100 m l'uno dall'altro. Sono tutti nuovissimi, perchè li hanno sostituiti da poco, riciclando quelli vecchi e usati.


Quando vivevo a Palermo, giusto per fare un esempio, provavo a fare la raccolta differenziata, almeno la plastica, la carta e il vetro... il resto (tetrapak, alluminio, lattine) non avevo idea di cosa farne. Poi sistematicamente quando dovevo buttare il sacchetto, ero costretta a fare il giro dell'isolato (o addirittura prendere l'auto), alla ricerca del contenitore che non fosse rotto o strapieno di tutto (altro che differenziata!!!). Era un'azione che facevo più per pulirmi la coscienza, perchè in realtà sapevo che non serviva a nulla, perchè non c'era controllo e non c'era un'adeguata gestione.

A Marsala so che hanno iniziato la differenziata, ma non mi voglio/posso pronunciare, perchè non l'ho vissuta, e quindi non potrei parlare di fatti, ma solo di supposizioni. Certo, una cosa manca sicuramente: lo spazio dove posizionare i cassonetti. Qui a Barcelona i marciapiedi sono enormi e i cassonetti non danno fastidio. Mettere 5 cassonetti ogni 100 metri sulla via Roma o sulla via Mazzini sicuramente non è facile e comodo, e di questo me ne sono resa conto durante il periodo natalizio che sono stata a Marsala... però sempre meglio che Palermo, i cui sacchetti della spazzatura avevano ormai preso vita autonoma...

Questo è il kit che mi hanno dato gratuitamente, per la raccolta della materia organica





E questi sono alcuni contenitori che si trovano proprio sotto casa mia
PS: come ho già scritto in un precedente post, io non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato fino a poco tempo fa. Voglio solo evidenziare che in Sicilia c'è ancora tanta strada da fare per vivere meglio. E per me, un ambiente pulito è un criterio di benessere, sia sociale, sia personale!

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