mercoledì 5 agosto 2009

PEDRO ALMODOVAR


Ho finito ora di guardare Kika, pellicola del 1993, in cui Pedro Almodovar mescola i tratti tipici della commedia con quelli di un trhiller grottesco. La psicologia dei personaggi, anche se appare del tutto naturale, è studiata fin nei minimi dettagli. Il backstage dei contenuti speciali dimostra perfettamente come il regista manovra l'atmosfera e la dinamica del film.
Adoro sempre di più questo Almodovar. Lo trovo tanto squilibrato, quanto innovativo. Mi sono regalata il cofanetto con 5 dei suoi film (Kika, Legami, Donne sull'orlo di una crisi di nervi, Labirinto di passioni, la Legge del desiderio), in più ogni volta che potevo compravo un dvd dei suoi film (La mala educacion, Parla con lei, Tutto su mia madre, Que he hecho para merecer esto?) con la promessa di comprarli tutti, prima o poi.
Ho imparato a conoscerlo tardi, nel senso che i suoi primi film li sto scoprendo solo adesso. E paradossalmente sono più folli di quelli più recenti. I personaggi dei suoi film combattono contro la vita stessa, per riuscire a sopravvivere e non lasciarsi affogare dalla disperazione o dalle atrocità che la vita stessa ci riserva. In altri contesti quegli stessi personaggi sarebbero degli emarginati, banditi dalla società perbene, ma nella realtà almodovariana (si può scrivere così?) diventano protagonisti principali, le cui vicende sono illuminate da una luce nuova, da una prospettiva diversa.
Insomma è un tipo di regista e un genere di film che o si odia o si ama, non è contemplata la via di mezzo. Con Almodovar si sta solo agli estremi...e dopo questo post immagino che si capisce bene in quale estremi io sia...
E poi i suoi film mi stanno aiutando molto a imparare lo spagnolo...beh chi lo sa, forse se Almodovar fosse stato tedesco, non l'avrei mai amato così :)