sabato 30 gennaio 2010

CLINT NON SBAGLIA UN COLPO


Non ho parole! Il nuovo film di Clint Eastwood mi ha lasciata senza parole! Lo trovo incantevole, emozionante, capace di non cedere al facile buonismo. La storia di Nelson Mandela la conoscono più o meno tutti e non è facile per un regista confrontarsi con una sceneggiatura già scritta dalla storia (e che storia!). Ma Clint non sbaglia un colpo e ha fatto centro, o meglio meta :)
Nulla da dire al cast: Morgan Freeman nel ruolo di Mandela e Matt Damon nel ruolo di Francoise Pienaar, capitano della nazionale sudafricana di rugby, sono stati meravigliosi.
Non so se è chiaro il concetto, in questo caso lo ribadisco: film assolutamente da vedere!!!

mercoledì 27 gennaio 2010

TUTTO IL MONDO E' PAESE

Questo post rientra nella categoria "tutto il mondo è paese" :)
Ieri pomeriggio, durante la lezione di catalano, abbiamo parlato dei giochi che si fanno da bambini. Il libro citava fet i amagar (nascondino), balfuda (la trottola), patins (pattini), ma durante la conversazione in classe, ognuno raccontava un gioco tipico della propria infanzia.
Per me è stato curioso constatare come anche a distanza di km e di tempo (l'età della classe varia dai 23 ai 60 anni) i giochi classici sono più o meno uguali per tutti.
Chissà tra 20 anni, quelli che oggi sono bambini e ragazzi, cosa racconteranno a proposito dei giochi della propria infanzia...

Train de vie - Monologo del pazzo

domenica 24 gennaio 2010

GAT I GOS

Mi capita a volte di fare zapping tra i vari canali televisivi e fermarmi a guardare qualcosa, che magari mi aiuti con la lingua. I cartoni animati sono ideali per questo. Hanno un linguaggio più semplice e meno giri di parole per raccontare un evento. Mi soffermo soprattutto quando ne trovo uno in catalano.
Questo per esempio è un cartone animato che ho scoperto pochi giorni fa. Mi ha divertito tantissimo, perchè è completamente folle. Adatto a me, insomma :)
Poi ho scoperto che è un cartone americano, tradotto in catalano. Chissà se è mai arrivato in Italia e magari io non l'ho mai visto...
Questa è la sigla, naturalmente en català

Un cadell ha nascut en aquest món,
borda bup-bup, i miola marrameu.
No és de color blau, ni un gripau.
El felí caní: el nostre gat-i-gos.

Gat-i-gos! Gat-i-gos!
Ben sol al món, és el nostre gat-i-gos!

Pels camins i per les ciutats,
cap bestiola ha pogut caçar.
Han d'anar per tot arreu completament d'acord,
caminar ben junts per entonar la cançó:

Gat-i-gos! Gat-i-gos!
Ben sol al món, és el nostre gat-i-gos!

sabato 23 gennaio 2010

OSPITE SU IL SOLE E LE NUVOLE


Qualche tempo fa Gianni Allegra mi propose di diventare un'inviata dall'estero per il suo blog. Ne ero entusiasta! Per me, oltre che un piacere, era un onore scrivere ed essere ospite di Gianni.
Così inizia questa mia nuova avventura. Cercherò di inviare, con una cadenza più o meno regolare, quelle che io ho definito "cartoline da BCN": foto di particolari della mia nuova città, che giorno dopo giorno vado scoprendo e con la quale andiamo sempre più d'accordo e piccoli pensieri spensierati... come si faceva una volta, quando non esistevano mail, sms, mms, varie ed eventuali e ci si affidava alle poste tradizionali...
Beh, ringrazio ancora Gianni per lo spazio che mi concede e naturalmente invito i miei 4 aficionados a fare un salto sul blog Il sole e Le nuvole :)

mercoledì 20 gennaio 2010

ESPERIMENTO IN CUCINA

Stasera su Antena3 fanno uno speciale sui Simpson, con 4 puntate della nuova serie. Ieri ho avuto la felice idea di dire: "peccato che non ci sono buone pizzerie d'asporto, perchè sarebbe la serata giusta per pizza, divano e televisione". E allora, ho deciso di sperimentare e di fare la pizza a casa!
Non l'avevo mai fatta e devo dire che mi sono divertita tantissimo... devo ancora migliorare qualcosa a livello di cottura, ma come ho già scritto, era un'esperimento e il forno che ho qui non è proprio il massimo...

Questo è quello che ho trovato dopo la lievitazione...
Questo è il dopo cottura


Questa è quella con le patate... troppo croccante, ihihih

Questi sono gli uomini aspiratutto... secondo voi l'esperimento è riuscito?

MMUNNIZZA PARTE II

Cosa succede ad un'italiana/siciliana non abituata alla raccolta differenziata quando si trasferisce in un paese dove la raccolta differenziata è a livelli avanzatissimi? Succede che si stupisce di tutto e che ha voglia di capire come comportarsi con quella che era (fino a qualche tempo fa) mmunnizza e basta.
Sul sito de l'Ajuntament de Barcelona c'è una sezione in cui viene spiegato tutto. Esistono 5 contenitori: blu, verde, giallo, grigio e marrone. Di quello marrone ho già parlato.
Quello azul contiene la carta e il cartone.
Quello amarillo (giallo) contiene la plastica, l'alluminio, le lattine e i tappi di metallo.
Quello verde contiene il vetro delle bottiglie e dei contenitori, senza tappi (che vanno nel contenitore giallo se sono di metallo o plastica, oppure nel contenitore marrone se sono di sughero).
Quello gris contiene tutto il resto: capelli, resti della scopa, cotone, fazzolettini usati, ecc...
In più esistono degli spazi verdi, dove si raccolgono i rifiuti speciali, dagli elettrodomestici all'olio usato per friggere in cucina. Non esiste un rifiuto a cui non sia dedicato uno smaltimento adeguato. Per esempio, prima di partire da Marsala quest'estate, chiamai il servizio di rifiuti speciali perchè dovevo smaltire una lavatrice e un paio di stampanti. Mi dissero che potevano ritirare SOLO 3 pezzi per volta (???) e che i tempi sarebbero stati di circa 20 giorni (!!!). Quando sono tornata a dicembre, la lavatrice era ancora lì, fuori, "posteggiata" tra lo scooter e l'auto. E chi vive in appartamento come fa? Prende la lavatrice e la butta in piena campagna, perchè non ha altro posto in cui portarla (sigh!). Qui se volessi, potrei portare la mia lavatrice al punto verde più vicino, subito, senza attesa e senza limiti di 3 pezzi...

Il cittadino qui è invogliato a differenziare i rifiuti, perchè si ritrova nelle condizioni ottimali per differenziare. Ci sono contenitori ad ogni angolo, ad una distanza massima di 100 m l'uno dall'altro. Sono tutti nuovissimi, perchè li hanno sostituiti da poco, riciclando quelli vecchi e usati.


Quando vivevo a Palermo, giusto per fare un esempio, provavo a fare la raccolta differenziata, almeno la plastica, la carta e il vetro... il resto (tetrapak, alluminio, lattine) non avevo idea di cosa farne. Poi sistematicamente quando dovevo buttare il sacchetto, ero costretta a fare il giro dell'isolato (o addirittura prendere l'auto), alla ricerca del contenitore che non fosse rotto o strapieno di tutto (altro che differenziata!!!). Era un'azione che facevo più per pulirmi la coscienza, perchè in realtà sapevo che non serviva a nulla, perchè non c'era controllo e non c'era un'adeguata gestione.

A Marsala so che hanno iniziato la differenziata, ma non mi voglio/posso pronunciare, perchè non l'ho vissuta, e quindi non potrei parlare di fatti, ma solo di supposizioni. Certo, una cosa manca sicuramente: lo spazio dove posizionare i cassonetti. Qui a Barcelona i marciapiedi sono enormi e i cassonetti non danno fastidio. Mettere 5 cassonetti ogni 100 metri sulla via Roma o sulla via Mazzini sicuramente non è facile e comodo, e di questo me ne sono resa conto durante il periodo natalizio che sono stata a Marsala... però sempre meglio che Palermo, i cui sacchetti della spazzatura avevano ormai preso vita autonoma...

Questo è il kit che mi hanno dato gratuitamente, per la raccolta della materia organica





E questi sono alcuni contenitori che si trovano proprio sotto casa mia
PS: come ho già scritto in un precedente post, io non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato fino a poco tempo fa. Voglio solo evidenziare che in Sicilia c'è ancora tanta strada da fare per vivere meglio. E per me, un ambiente pulito è un criterio di benessere, sia sociale, sia personale!

martedì 19 gennaio 2010

NE AVREBBE 70 SE NON FOSSE...

Quando si pensa ad una persona che non c'è più, ci si sente tristi, perchè si pensa a tutte le cose che si sarebbero potute fare insieme e non si sono fatte... Ci si sente impotenti di fronte alla morte, si continua a vivere perchè ci dicono che è così che deve andare, anche se ogni tanto arriva una parola, un'immagine, un profumo che ti ricorda quella persona e allora ci si rende conto che non c'è più e ti manca da morire.
Quando un caro muore per cause naturali si riesce ad "accettare" quella perdita e a vivere con quel ricordo nel cuore, cercando di non dimenticare mai quello che ci è stato concesso. Ma quando una persona cara viene brutalmente uccisa? Come si può andare avanti? E se dopo 17 anni, continuano a nascondere i reali motivi per cui uno viene brutalmente ucciso, beh... cosa si prova, se non rabbia? E se per ipotesi il paese per cui quest'uomo ha dato la vita, commemora uomini spregevoli, come Craxi o definisce eroi degli assassini come Mangano, beh... allora mi chiedo cosa potrà riservare il futuro in Italia?
Oggi avrebbe compiuto 70 anni. Paolo Borsellino avrebbe compiuto 70 anni. Magari li avrebbe festeggiati con la sua famiglia. Avrebbe soffiato sulle candeline della torta, aiutato dai figli o dai nipoti. Avrebbe mangiato la sua fetta di torta, magari una cassata siciliana, ridendo di gusto e chiacchierando del campionato di calcio. Avrebbe potuto fare tante cose, ma qualcuno non gliel'ha permesso. E credo che non sia facile vivere con questo fardello, vivere con la consapevolezza che chi ha ordinato e organizzato il suo attentato è ancora a piede libero, magari seduto su una comoda poltrona, potente e ricco come non mai.
Io non voglio ricordare Craxi, perchè non merita il mio rispetto. Voglio ricordare Paolo, che ha dato tanto per la sua terra, anche se questa non lo meritava e non lo merita...

Il mio amico Emanuele Chirco nel suo ultimo album, ha composto una musica dedicata a Borsellino. Si intitola "Una storia vera"... per chi non la conoscesse (inizia al minuto 1.40)

sabato 16 gennaio 2010

ESPERIMENTI IN CUCINA

Ogni tanto capita che passi tutta la giornata (o quasi) in cucina. Mi riduco come uno zombie, però il risultato è sempre positivo, tranne che per la bilancia, che mi guarda e mi scongiura di non salirci sopra.
Ieri sera si è tenuta l'ennesima cena italiana a casa Stassi. Pensavo di trasformare la casa in ristorante...
Invece di preparare la lasagna tradizionale, ho variato con la versione vegetariana, aiutandomi con mamma-internet. Non mi ricordo più il sito da cui ho preso la ricetta, però se qualcuno vuole prendere spunto (a suo rischio e pericolo XD), il procedimento è stato più o meno questo:
1- ho preparato la besciamella
2- ho grigliato le melanzane e le zucchine, tagliate a fettine molto sottili
3- ho fatto un trito di carote, cipolla e sedano, che ho fatto rosolare con un pò d'olio (avrei dovuto aggiungere anche un bicchiere di vino bianco, ma non l'avevo e non l'ho messo), a cui ho poi aggiunto la polpa di pomodoro, un paio di foglie d'alloro, basilico e peperoncino.
Alla fine ho "stratificato" il tutto:
lasagna+sugo+besciamella+melanzane+parmigiano+ lasagna+sugo+besciamella+zucchine+parmigiano+
lasagna+sugo+besciamella+melanzane+parmigiano+
lasagne+sugo rimasto+ besciamella rimasta+parmigiano rimasto
Il tutto in forno per 30/40 minuti e alla fine hai questo:

Scritta così in effetti sembra abbastanza semplice e veloce, ma vi posso assicurare che iniziando alle 3 del pomeriggio, sono uscita dalla cucina alle 6... la prossima volta lasagna tradizionale: più veloce e meno faticosa da preparare :)

PS: in mattinata avevo pure preparato il tiramisù! Per almeno un mese non voglio sentir parlare di cene italiane, ihihih!!!

giovedì 14 gennaio 2010

C'è Musica e musica

Scopro quasi per caso che per il Festival di Sanremo 2010, Povia sta preparando una canzone su Eluana Englaro. Non c'è bisogno che ricordi il repertorio di questo cialtrone, da "i bambini fanno ohh, che meraviglia" a "più o meno come fa un piccione, che vola sopra un cornicione", fino all'ultima meraviglia sanremese dello scorso anno "luca era gay, ma adesso sta con lei", con tutti i luoghi comuni sull'omosessualità, dati dall'ignoranza e dall'arroganza di sapere. L'anno scorso è diventato un caso mediatico, alimentato soprattutto dalle polemiche dei grillini e dell'arcigay e dalla risonanza che vi ha concesso la stampa. Questo secondo me è l'errore che non si dovrebbe ripetere quest'anno. Per fortuna stando all'estero posso evitare di spegnere la televisione quando appare lui, con la sua faccetta da sapientone approfittatore.

Giusto per fare un esempio di quello che io considero una canzone di stampo sociale, che ha una dignità umana, oltre che una bellezza artistica
Questa è una canzone di Simone Cristicchi di un paio d'anni fa (Legato a te), che racconta un tormentato rapporto di "amore", ossia quello che si instaura tra un malato che sa di morire e la macchina a cui è affidata la propria vita. Era stata dedicata a Piergiorgio Welby.
La considero una tra le più belle canzoni del repertorio italiano. E non ha avuto bisogno di nessuna polemica per far breccia nel mio cuore. Questa è quella che io considero musica di qualità, e fin quando le case discografiche, le emittenti radiofoniche e chi gestisce tutto l'ambaradàn musicale porterà avanti fenomeni da baraccone come quello che ho citato all'inizio, beh... che non si lamentino che la musica italiana non riesce ad essere competitiva sul mercato!!!


Per chi non sapesse cosa ne penso sul cosiddetto caso Englaro, qui c'è il posto che scrissi dopo la sua morte.

lunedì 11 gennaio 2010

MMUNNIZZA... PER FAVORE VAI VIA....

Molti dei miei amici e conoscenti mi hanno chiesto in questi mesi: "Ti sei pentita di esserti trasferita a Barcelona?" e la mia risposta è: "No, anzi mi sono pentita di non essere partita prima".
Con questo non voglio dire che rinnego le mie origini o che smetto di amare la Sicilia e la mia Marsala. Io fino alla fine sarà marsalese e non mi rivolgerò mai ai miei amici chiamandoli "voi marsalesi".

Detto ciò, vivere in una nuova città, in un nuovo paese, non significa solo cercare qualcosa che nella tua città manca. Per me significa soprattutto mettersi in gioco, arricchirsi e conoscere nuovi "mondi" allargando le proprie prospettive. Io non so se vivrò per sempre a Barcelona, ma so che il periodo che trascorrerò in questa città mi darà tanto, principalmente in termini di crescita personale.
Non avevo un lavoro decente e vivevo in una città che tirava fuori il peggio di me. Cosa ho da perdere vivendo per un certo periodo qui? Penso che alla fine qualcosa avrò guadagnato :)

Un esempio: il comune di Barcelona ha inviato ai cittadini una lettera in cui spiega come comportarsi con la spazzatura che si produce a casa, in particolare con l'organica:Si parte dal presupposto che il cittadino venga educato alla raccolta differenziata e che sia civile quanto basta a non creare questa situazioneChiunque produce spazzatura. Però queste immagini si vedono solo in città amministrate in maniera superficile da inetti panzoni fregasoldi a tradimento. Non penso che i catalani siano degli alieni che mangiano la spazzatura che producono, nè penso che i catalani siano così bravi da non produrre spazzatura. Sicuramente la gestione della spazzatura (così come del resto della città) è in mano delle persone competenti che sanno fare il loro lavoro affinchè il cittadino possa godere del bene comune, che in questo caso sono strade pulite e profumate...

Giusto per la cronaca, traduco la lettera che abbiamo trovato nella nostra cassetta della posta (sperando di non fare troppi errori, ihihih).
Ogni giorno, ciascuno di noi genera differenti tipi di residui da raccogliere in maniera selettiva per poterli riciclare e dargli un nuovo utilizzo. La materia organica è la parte più importante della nostra spazzatura quotidiana. A partire da ora, la materia organica sarà raccolta in maniera selettiva in tutta la città. Nel tuo quartiere già si fa, però ora avrai un nuovo contenitore dove depositare questo residuo: quello marrone.
Lascia le buste per l'organica: - resti di cibo, di frutta e verdura - resti di piante e fiori - gusci d'uovo, pesce e frutta secca - tappi di sugero - cialde di caffè e sacchetti delle infusioni - carta da cucina Scegli bene e farai centro. La materia organica è un elemento naturale di grande valore, perchè è l'unico residuo che può tornare utile alla natura una volta riciclato, in forma di composto o di biogas. Per far si che ciò sia possibile, però, è necessario che questa frazione arrivi con il massimo di purezza alle piante da trattare. Per questo è molto importante che facciamo una buona selezione a casa e non la mescoliamo con gli altri residui. Presenta questa carta in qualsiasi punto d'informazione della materia organica e riceverai un kit di materiale che ti aiuterà a separare i resti organici a casa tua. Il kit contiene un contenitore domestico, un pacco di sacchetti degradabili, un ricettaio e una calamita da frigo.

Quasi quasi invio la stessa lettera ai sindaci delle città della mia amata Sicilia, così magari la prossima volta che torno in vacanza evito di passeggiare tra i rifiuti.