mercoledì 30 gennaio 2008

Ritorno o partenza?


Su e giù per l'autostrada, è da 8 anni che va avanti questa storia. Chilometri su chilometri per dividermi tra le mie due anime. Marsala-Palermo, Palermo-Marsala. Non sono mai sicura di quale sia la partenza o il ritorno, forse sarebbe meglio considerarli viaggi e basta. Da una dstinazione all'altra, in maniera bidirezionale.

Oggi torno a Marsala, starò lì quasi una settimana, coccolata dalla mamma e immersa nella tranquillità, senza musica napoletana a svegliarmi la mattina e senza lo "sfincionaro" che passa puntuale alle 5 di pomeriggio.

Vado a Marsala per ritornare un pò bambina, perchè ogni tanto ci vuole! Vado a Marsala per godermi il mare visto dalla finestra, con Favignana, Levanzo e Marettimo che si intravedono in lontananza. Vado a Marsala per stare un pò con quella parte di famiglia di cui ogni tanto sento la mancanza. Vado a Marsala per rivedere il mio "cane-pecora" :)

Ritorno nella mia città, in una delle mie città. Inizia l'ennesimo viaggio. La valgia è pronta. A presto!

martedì 29 gennaio 2008

La bambina, il pugile e il canguro

La bambina, il pugile, il canguro è l'ultimo libro scritto dal giornalista Gian Antonio Stella. Certo, dopo aver letto La Casta (che Stella ha scritto insieme a Sergio Rizzo), difficilmente ci si immagina di poter leggere un libro così "tenero". La storia è centrata sul rapporto simbiotico e vitale tra una bambina down, che tutti chiamano mongoloide o mongolina, e Primo, il nonno materno che se ne prende cura e che decide di chiamarla Letizia, nonostante l'apparente disgrazia.

Stella è molto delicato nello scrivere le vicende di questo strano nucleo familiare. Riesce a raccontare le distanze che esistono tra le persone, mettendo in evidenza come il pregiudizio e il comportamento di molti sia ancora lontano da una vera e profonda integrazione dei disabili.

"A me sembra la più bella di tutte", dice fin da subito il nonno, proprio a rimarcare il fatto che l'amore non si può fermare all'apparenza e che non può essere ostacolato da un cromosama in più. E il chiamarla Letizia è un segno che la gioia di una nuova vita è totale anche quando le circostanze ti portano a dubitarne.

Durante il racconto, i nonni e la nipotina dovranno affrontare tante delusioni e superare con coraggio i muri di ipocrisia e di pregiudizio che si ergono intorno alla piccola. Ma la determinazione di Primo e l'allegria inconsapevole di Letizia sapranno portare il lettore verso la fine del libro e a desiderare di continuare a leggere ancora, e ancora, e ancora...

Di contorno alle vicende personali di Letizia, Primo e la moglie Nora, c'è tutto uno scenario storico e sociale che vede l'Istria come territorio di conflitti e di contesa, così forte da incidere sulla vita delle persone, costrette a seguire il flusso della storia. Anche su questo versante, Stella è riuscito con tatto a descrivere le emozioni contrastanti, le amicizie interrotte e le storie di transito di quelle zone, facendole vivere (attraverso l'immaginazione) anche a chi dista miglia di chilometri.

Un bel libro, in cui gioia e dolore, umorismo e tragedia si mescolano e offrono una piacevole lettura, ma anche una serie di spunti su cui riflettere.

lunedì 28 gennaio 2008

ITALIA 0 SPAGNA 1

Vorrei sottoporvi questo video, tratto da una puntata di ¿Quiere ser millonario? (Chi vuol essere milionario spagnolo).



Fate voi un confronto. Ve lo immaginate Scotti che fa questa domanda ad un concorrente e i relativi commenti?
Prodi quando era ancora Presidente del Consiglio aveva affermato che la Spagna non è avanti a noi. A me qualche dubbio viene :)

sabato 26 gennaio 2008

AUGURI


Bellissima serata. Amici, cibo, vino e allegria.
Penso che un compleanno così si ricorderà per molto tempo.
Qui di seguito c'è la galleria con le foto ricordo. Non so se tutti gli amici sono stati immortalati, anche perchè la mia macchina fotografica è passata di mano in mano.
Rinnovo gli auguri al mio cavaliere.


30 anni di claudio

Totò di è dimesso. Ci voleva tanto?



"Francamente preferisco la via dell'umiltà. Lo faccio per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato, lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani, che in questi anni ho servito con dedizione, semplicità e con quella onestà che sono certo mi verrà completamente riconosciuta".
"Già al momento della sentenza sentivo dentro di me il dovere di compiere questo passo, ma ho deciso di attendere sino all'approvazione del Bilancio e della Legge Finanziaria, per senso di responsabilità verso una terra che continuerò ad amare e che in questi anni ho servito fedelmente, consegnando ad essa tutto il mio tempo e le mie energie".
Ma lo stesso Cuffaro proprio il 19 gennaio scorso diceva a tutti che restava, che doveva restare per rispetto ai siciliani. Ora questo stesso rispetto per i siciliani diventa la fonte delle sue dimissioni. A giornalisti, politici, a tutti quelli cui distribuiva baci e abbracci, diceva che sarebbe rimasto. "Non mi dimetto" ripeteva, nonostante i cittadini gridavano nelle piazze "dimettiti!".
Tutti si focalizzano sulla vicenda "cannoli", come se il problema reale fosse questo. Tutti lì a guardare il dito che nasconde la luna, mentre i fatti reali sfuggono alla percezione e alla memoria. L'incoerenza dell'ormai ex presidente della Regione è sconcertante, ma nessuno sembra rendersene conto. Nessuno sembra capire che Cuffaro si sarebbe dovuto dimettere comunque. Nessuno sembra rendersi conto che in realtà l'astuto Cuffaro è riuscito a trionfare anche nella disgrazia, trasformando le sue dimissioni in un atto sacrificale per il bene supremo.
Ci si augura a questo punto che la memoria dei siciliani non vacilli e che resista alle macchinazioni politiche. Ci si augura che questa volta i siciliani sappiano scegliere un degno rappresentante. Ci si augura che finalmente si abbia un pò di tregua.

giovedì 24 gennaio 2008

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE


L'ho finito in meno di una settimana. E la cosa bella è che lo rileggerei da capo. I libri di Harry Potter hanno sulla mia fragile psiche un effetto ipnotico, direi quasi magico (per restare in tema). Ritengo la storia narrata dall'autrice J.K. Rowling molto più avvincente di quella trasposta nei film, ma capisco anche che per quella mole di dettagli ci sarebbero volute 7 ore per ciascun film.

Ieri sera sono andata a dormire alle 2.30 perchè non potevo non finire di leggere, non sarei riuscita a dormire altrimenti. Ero ginta ad un punto focale della storia e vi ero immersa fino al collo.

Non voglio dire nulla a proposito della storia, non voglio dare indiscrezioni o anticipazioni. So solo che tutte quelle voci che avevo sentito circolare, erano alquanto infondate.

Harry Potter e i Doni della Morte è un libro che conclude una saga e che riesce a dare risposte a tutti i quesiti che ci si poteva porre leggendo i precedenti volumi. Gli enigmi di Silente continuano a percorrere le avventure di Harry, Ron ed Hermione, intenti a portare a termine il loro mandato. Si scoprono meglio i legami di parentela tra i vari personaggi. Passato, presente e futuro si intrecciano per dare al lettore la consapevolezza della verità.

La storia di fondo è la lotta tra il Bene e il Male, ma esiste davvero un Bene e un Male? O esistono persone che vogliono essere buone o malvagie? Sembrano idee infantili, scontate, ma sono raccontate con maestria.

Mi piace perchè è come se il mondo di Hogwarts potesse realmente convivere con il nostro, così come vuole farci credere la Rowling. La scuola, le abitudini, perfino le fiabe raccontate ai bambini sono simili per certi versi a quelli di noi Babbani. Anche da noi ci sono le lotte tra razze: magari non si chiamano elfi, centauri, maghi e folletti, ma musulmani, occidentali... Anche da noi c'è chi ricerca (o l'ha fatto) la razza pura, calpestando diritti umani, legami di parentela o dignità umana... Anche da noi c'è chi vuole nascondere la verità o ancora meglio mascherarla per renderla adatta alle malefatte del potere di turno, magari ad Hogwarts di chiama Gazzetta del Profeta, qui si chiama Tg1, Il giornale o Libero... Per fortuna c'è anche chi riesce a sopravvivere a questo stato di cose, chi si rende conto che le cose non vanno e lotta per sovvertirle, trovando anche il tempo per innamorarsi, per sposarsi, per fare figli, perchè la vita deve continuare!

In certi punti si riesce pure a ridere nonostante fuori ci sia la guerra che impazza. Ironia e tragedia si mescolano, così come bene e male, coraggio e paura, vita e morte...perchè senza l'uno non esiste senza l'altro!


martedì 22 gennaio 2008

IO SONO FIERO DI ESSERE SICILIANO...IO MI VERGOGNO DI ESSERE SICILIANO





Io sono fiero di essere siciliano
Io mi vergogno di essere siciliano

Io sono fiero di essere siciliano perchè Europa, Africa, Occidente, Oriente, cioè è proprio la posizione comoda
Io mi vergogno di essere siciliano perchè siamo nati comodi.

Io sono fiero di essere siciliano perchè questo mare, queste spiagge, questo sole
Io mi vergogno di essere siciliano perchè a parte questo mare, a parte queste spiagge, a parte questo sole...

Io sono fiero di essere siciliano perchè da noi è nata la civiltà
Io mi vergogno di essere siciliano perchè da noi è nato Emilio Fede.

Io sono fiero di essere siciliano perchè almeno Castelli è nato altrove
Io mi vergogno di essere siciliano perchè almeno altrove hanno qualcuno che li difende.

Io sono fiero di essere siciliano perchè arabi, francesi,spagnoli, borboni... abbiamo resistito a più di mille invasioni
Io mi vergogno di essere siciliano perchè va bene le invasioni, ma dare 61 deputati su 61 a Forza Italia, non ci avrebbero sperato nemmeno i borboni.

Io sono fiero di essere siciliano perchè ci adattiamo a qualunque cosa
Io mi vergogno di essere siciliano perchè ci accontentiamo di qualunque cosa.

Io sono fiero di essere siciliano perchè aspetta...calma... ma che fretta c'è?
Io mi vergogno di essere siciliano perchè aspetta...calma... ma che fretta c'è?

Io sono fiero di essere siciliano perchè guardo il nostro cielo e penso cha ha ispirato mille poeti
Io mi vergogno di essere siciliano perchè guardo il rubinetto secco e mi sovvien l'eterno.

Io sono fiero di essere siciliano perchè di qualsiasi cosa ne cogliamo sempre l'aspetto comico
Io mi vergogno di essere siciliano perchè non prendiamo niente sul serio

Io sono fiero di essere siciliano quando vedo carovane di turisti, quasi sempre tedeschi, in pantaloncini corti a dicembre e dico "ma questi ad agosto come verranno?"
Io mi vergogno di essere siciliano perchè ancora oggi sento dire: "lascia perdere...èsempre stato così...ma chi te lo fa fare?"

Io sono fiero di essere siciliano perchè siamo ottimisti
Io mi vergogno di essere siciliano perchè rispetto all'Europa, anche a voler essere ottimisti, siamo 20 anni indietro.

Io sono fiero perchè se Dio vuole, tra 20 anni li raggiungiamo
Io mi vergogno di essere siciliano perchè nessuno si indigna più per una Palermo-Messina, iniziata 40 anni fa e mai finita

Io sono fiero di essere siciliano perchè pur di lavorare onestamente ci facciamo ancora 3000 km
Io mi vergogno di essere siciliano perchè ancora oggi sento dire "ai tempi della democrazia cristiana mangiavano ma facevano mangiare"

Io sono fiero di essere siciliano perchè la famiglia ha ancora un senso... alle volte 2
Io mi vergogno di essere siciliano perchè se mi capita di essere chiamato mafioso a Milano, internamente mi scatta una sensazione di potere

Io sono fiero di essere siciliano perchè Falcone, Borsellino, Padre Puglisi sono siciliani
Io mi vergogno di essere siciliano perchè Falcone, Borsellino, Padre Puglisi erano siciliani.

Io sono fiero di essere siciliano perchè Libero Grassi ne era fiero
Io mi vergogno di essere siciliano perchè internamente penso che Libero Grassi se l'è cercata

Io sono fiero di essere siciliano perchè mi sento di appartenere a qualcosa di grande
Io mi vergogno di essere siciliano perchè ci mancherà sempre qualche cosa per diventare grandi

Io sono fiero di essere siciliano perchè è la cosa più bella che mi ha lasciato mio padre
Io mi vergogno di essere siciliano perchè è l'unico modo per farmi sentire

Io sono fiero di averla lasciata questa Sicilia, così un giorno potrò dire ai miei figli "lo vedi cosa ti ho risparmiato?"
Io invece non la voglio lasciare questa Sicilia, così, perchè voglio vincere.

L'ETICA STA A CUFFARO COME L'ESTATE STA ALL'INVERNO

Etica è una parola che deriva dal greco e significa "condotta", "carattere", "consuetudine"; si riferisce anche a quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà.
Viene definita anche filosofia morale, perchè ha come oggetto il valori morali che stanno alla base del comportamento dell'uomo.

Ma oggi esiste ancora l'etica? Attualmente ci si può permettere di parlare di morale? I recenti avvenimenti politici della Sicilia e dell'Italia intera, fanno propendere per secco no! Cuffaro e Mastella sono in cima alla lista dei personaggi che infangano la morale, ma anche gli latri esponenti politici non scherzano a tal proposito.
Ma restiamo nell'ambito siciliano. Cuffaro dopo aver festeggiato la sua condanna a 5 anni per favoreggiamento, con brindisi e cannoli alla ricotta, ha dichiarato che non lascerà la poltrona di Governatore della Sicilia, perchè lo deve ai siciliani che lo hanno votato. E questo ormai è risaputo.


A questa notizia la reazione della cittadinanza onesta ed etica è stata quasi spontanea e naturale. Diversi cortei e un sit-in permanente di fronte il Palazzo della Regione testimoniano il desiderio, da parte dei siciliani, che Cuffaro si dimetta. La gente urla "dimissioni", "Fuori la mafia dalla Regione. Totò Cuffaro all'Ucciardone" e ancora "La Sicilia è nostra, NON di Cosa Nostra".



Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo ed esponente dell'Italia dei Valori, ha dichiarato in una conferenza stampa che esiste una una norma chiara, che stabilisce la sospensione degli amministratori pubblici in caso di condanna, anche in primo grado, e non solo per reati di mafia, ma pure per fatti meno gravi. La vicenda Cuffaro ci rientra pienamente. La norma in questione è la legge 55 del 19 marzo '90.


La mia riflessione però vuole andare oltre i fatti giuridici. A mio avviso, le scelte di Totò Cuffaro non rientrano tra i comportamenti etici e morali e dal momento che è stato eletto dalla maggioranza dei siciliani (e non dimentichiamo che il diretto avversario era Rita Borsellino che sta alla mafia come Cuffaro sta all'etica), mi sorge un dubbio: che i siciliani non abbiano nessuna voglia di cambiare? Che ai siciliani piaccia l'attuale situazione politica, economica e sociale? Che ai siciliani non importa che il proprio rappresentante sia accusato per favoreggiamento ai singoli esponenti di Cosa Nostra?

Le manifestazioni anti-Cuffaro, per fortuna, mi fanno credere che un cambiamento è possibile, oltre che auspicabile, ma ci vuole davvero tanta forza di volontà e tanta determinazione. Questo rappresenta l'esame di maturità a cui la Sicilia deve sottoporsi per dimostrare, soprattutto a se stessa, che vale qualcosa e che non può solo accumulare debiti formativi.

venerdì 18 gennaio 2008

VERGOGNA!!!!!!

QUI guardi il video della sentenza.
La legge è uguale per tutti, ma la dignità non è stata distribuita in maniera uniforme: c'è chi ce l'ha e chi no. Cuffaro non ce l'ha.
Mi auguro solo che si dimetta spontaneamente e ci stupisca. Povera illusione!

GLI ESAMI NON FINISCONO MAI



Finalmente un altro tassello è stato inserito. La mia identità professionale si va configurando sempre di più, anche se sono stanca di fare esami (e ancora non ho finito).


Stamattina c'è stata la seconda prova dell'esame di abilitazione alla professione di psicologo e devo dire che stare 4 ore seduta a scrivere non è proprio quello che si definirebbe "una bella mattinata". L'importante però è che sia andato tutto bene. Adesso non mi resta che aspettare i risultati (passeranno almeno 20 giorni) e poi ci sarà l'ultima prova, così non avrò più scuse e devo cominciare a trovarmi un lavoro serio.
Intanto stasera si va a festeggiare. Destinazione Birreria Warsteiner, dove mi sazierò abbondantemente di Goulash, accompagnato da un boccale di buona birra.
Anche perchè bisogna avere sempre un obiettivo, e meglio di questo, cosa c'è? Per il momento: nulla!

giovedì 17 gennaio 2008

Il primo post non si dimentica mai


Scrivere il primo post è una grossa responsabilità. Probabilmente sarà l'unico post (considerato il mio rapporto con i blog) o forse sarà il primo di una lunga lista. Difficile a dirsi adesso. Intanto inizio a scrivere...

Oggi è una giornata un pò così, sarà la pioggia incessante, sarà l'influenza appena passata ma che ancora si fa sentire, sarà l'ennesimo esame all'università che mi fa avere gli incubi di notte. Non lo so.

So soltanto che domani andrà meglio. Sicuramente!