mercoledì 31 marzo 2010

I SIMPSON E LA PSICOLOGIA II




Oggi finalmente è arrivato!
Qui ne avevo già parlato.
Oggi, dopo una serie di equivoci (la prima volta penso l'abbiano mandato a Barcellona Pozzo di Gotto.. non sto scherzando) è arrivato il pacco con i miei libri.
Sfogliarlo, guardare la copertina di Claudio e quelle parole che conosco a memoria, wow... non riesco nemmeno ad esprimere come vorrei quello che ho provato.
Adesso è lì, nella mia libreria e ogni tanto lo guarderò e lo rileggerò, rendendomi conto che esiste :)

Per chi volesse acquistarlo, basta andare sul sito ilmiolibro.it e digitare in alto a destra "simpson" e attendere i risultati della ricerca. A quel punto basta seguire la procedura.

Buona lettura!

martedì 30 marzo 2010

LA MIA RECENSIONE DE IL FILO ROSSO

Ricordo quando due estati fa Claudio mi consigliò di leggere Bilico di Paola Barbato. Lo lessi in spiaggia, in poco meno di 2 giorni e appena terminato, lo ricomincia immediatamente per assaporare quei dettagli che la seconda lettura illumina con una luce nuova, diversa.
L'estate successiva fu la volta di Mani nude. L'ho letto durante un fine settimana sui Nebrodi, immersa nel nulla della natura, cornice ideale per farsi rapire da quel libro. Lo lessi tutto d'un fiato. Mi costava fatica chiudere il libro. C'era una forza che mi costringeva a continuare a leggere, a vivere quella storia, a provare le emozioni di Batiza. Ai tempi scrissi questo. E rileggendo adesso a distanza di tempo, non cambierei una virgola! Naturalmente non l'ho più neanche aperto...
De Il Filo Rosso ne ho seguito buona parte dell'evoluzione, nel senso che seguivo Paola Barbato sui suoi blog e sul suo profilo Facebook alla ricerca di notizie. Poi ho smesso, perchè temevo di rovinarmi la "sorpresa". Mi rifiutavo di guardare le foto che lei postava, mi limitavo a sbirciare, senza approfondire nulla, promettendomi che avrei recuperato questa lettura solo dopo aver terminato il libro. Così è stato! Ieri ho finito di leggere il libro e poi mi sono fiondata sul blog dedicato al libro.

Sensazioni provate: malessere generico, diffuso, inspiegabile a parole. Sono una lettrice di "pancia", quindi i libri della Barbato per me sono ideali. Mi ci tuffo a capofitto, lasciandomi guidare dalla corrente.
Con Il filo rosso mi ha preso per mano e accompagnata in questo viaggio nei meandri del Male. Non sono riusciuta a vivere la storia come mi capita con altri libri, né ad immedesimarmi in qualcuno dei personaggi. Ho assistito allo svolgersi della storia, come una spettatrice a teatro. Non sono riuscita a odiare, a provare compassione, rabbia o qualsiasi altra emozione. O probabilmente, ho provato tutto contemporaneamente.

Non c'è nessun colpo di scena "eclatante". Tutto gira come un ingranaggio, la storia scivola senza particolari sobbalzi, ma non in modo banale o scontato... Mi è sembrato che la discesa verso quell'inferno sia stata quasi naturale, ma allo stesso tempo lacerante, un taglio lento, che va in profondità, un laccio che stringe la gola, soffoca e alla fine uccide quasi con dolcezza. Ecco cosa è per me quel filo rosso, quello che l'autrice nello "strillo" descive così:

"Quello che ci unisce è un filo sottile. Gli altri pensano che il dolore sia una bomba che ti esplode nel cervello, ma non è così. E' un filo sottile, il dolore. Un filo rosso."

Tra i tre, Mani nude rimane il mio preferito, ma questo mi lascerà un'impronta, una traccia bella profonda. Consiglio di leggerlo solo a chi ha il coraggio di guardare in faccia il Male, il Male più diabolico che possa esistere a questo mondo. Perchè come ho detto appena chiuso il libro: "Mani nude ti riempie di cazzotti e di legnate e ti rialzi sanguinante e dolorante; Il filo rosso ti accompagna all'Inferno e ti ci lascia per molto tempo".

Buona lettura!



PS (ATTENZIONE AL PIZZICO DI SPOILER): Bellissima l'idea di lasciare nelle mani del lettore le sorti dei personaggi (compreso l'azzeccatissimo Danko).

lunedì 29 marzo 2010

CINQUE

Non ci penso spesso, anzi! Però a volte basta poco, come una data letta per caso e tutto torna a galla, prepotente, senza controllo...

sabato 27 marzo 2010

VOLVER EN BCN

Sono tornata da poco a BCN, dopo una settimana trascorsa tra i profumi e i sapori della mia amata Marsala. Sono riuscita a soddisfare più o meno tutti gli sfizi culinari: dalle arancine alle panelle, dai dolci di ricotta (mitico il cannolo di Dattilo) alla pizza. Ogni volta sembra una corsa: il tempo sembra volare e una settimana ti scivola dalle mani come sabbia in una clessidra. Avrei voluto fare tante altre cose e vedere più persone, ma alla fine non ho il potere di fermare il tempo nè il dono dell'ubiquità.
Adesso si ricomincia con la vita in Catalonya, godendosi in più l'arrivo della primavera.

mercoledì 17 marzo 2010

lunedì 8 marzo 2010

LA NEVE A BCN

Oggi Barcelona si è svegliata bianca. Non avevo mai visto nevicare. Le poche volte che avevo visto la neve, era già caduta mentre io dormivo o mentre ero in un altro posto. Da stamattina invece sto incollata alla finestra a guradare la strada diventare sempre più bianca e i fiocchi che seguono traiettorie sempre più strane...
Poi, come una bambina, sono uscita fuori a giocare con il mio compagno di giochi: abbiamo fatto un pupazzo di neve V.M. 18 e abbiamo fatto la guerra di palle di neve e poi, cosa possono scrivere due mezzi-palermitani sulla neve?!