domenica 14 settembre 2008

MANI NUDE


Sono tornata. La vacanza, anche se breve, è servita a quello che doveva servire: farmi rilassare e mettermi in contatto con il mio Io. (Presto arriveranno alcune foto, adesso voglio parlare d'altro).

Durante questi 2 giorni ho portato con me "Mani nude" il secondo romanzo di Paola Barbato e naturalmente l'ho divorato avidamente tra le colline dei Nebrodi (il posto suggestivo rendeva la lettura ancora più intrigante).

Appena finita di leggere l'ultima pagina, e soprattutto l'ultima frase, è arrivato il colpo di grazia: l'ultimo pugno allo stomaco, quello che definitivamente ti destabilizza e ti lascia ad annaspare, a elemosinare l'ossigeno che sia sufficente a far ripartire il cervello, il cuore e poi il resto del corpo. Il gesto istintivo, non appena finito di leggere, è stato buttare il libro sul letto, allontanarlo da me, come se avessi paura che potesse realmente farmi del male. (Al contrario, appena finito di leggere "Bilico" l'ho immediatamente riletto da capo).

Avete presente il vecchio tabellone delle stazioni dei treni o degli aeroporti? Quello i cui tasselli ruotavano su se stessi velocemente ogni volta che un treno o aereo partiva? Quello che faceva quello strano rumore ritmico? Ecco! Il mio cervello per un attimo è diventato quel tabellone. Le mie idee, le mie aspettative...tutto ciò che avevo costruito (consciamente e no) è stato spazzato via da quell'ultima pagina, da quell'ultima frase.

Naturalmente non voglio rovinare la sorpresa a chi ancora non l'ha letto, ma consiglio di sbrigarsi a farlo.

PS: quando avrete il libro tra le mani, vi consiglio di togliere la sovracoperta (insomma la copertina morbida che avvolge il libro), perchè è veramente brutta :)


Complimenti a Paola Barbato. Ha un modo di scrivere che ti lascia inchiodato al libro finchè non lo finisci. Descrive i personaggi in modo che te ne innamori, che ti ci affezioni nonostante siano dei demoni angelici o degli angeli demoniaci. Eros e Thanatos, come spiega ad un tratto uno dei personaggi cardine della storia: il Male dentro il Bene e il Bene dentro al Male. I confini così sfumati che non capisci più dove finisce l'uno e dove comincia l'altro, che non capisci più qual è l'uno e qual è l'altro.


Da uno a dieci...questo colpo vale almeno 9!

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