martedì 10 febbraio 2009

UN PENSIERO PER E. E.


Ne hanno parlato tutti ed io finora avevo cercato di tenere per me i miei pensieri al riguardo, semplicemente per una forma di rispetto. Adesso non so cosa è cambiato e che mi spinge a scrivere di Eluana, forse il mio diventa uno sfogo, un urlo che va a mescolarsi con quelli degli altri che raccontano di questa storia senza sapere nulla di questa storia.
Mi vergogno profondamente per quello che è successo in questi giorni.
Mi vergogno perchè è inammissibile sfruttare il dolore di una famiglia per montare un caso politico e distrarre l'opionione pubblica dai veri problemi della società, quella pubblica, non quella privata della famiglia Englaro!
Mi vergogno dei giornalisti che hanno frantumato la pazienza (per dirla in maniera elegante) con i servizi sulla bella Eluana che il padre vuole uccidere. Diventa automatico per la gente-che-non-pensa associare il nome di E. alla foto di quando era giovane. Ma chi realmente conosce la E.E. di adesso? Quale religioso o politico benpensante o sostenitore della vita è andato a far visita alla E.E. di adesso?
Mi vergogno della gente che urla al padre di E.E. "assassino". Solo chi ha vissuto il dolore della perdita di un caro può realmente comprendere come ci si sente. E. è morta tra i litigi, che continuano tutt'ora e alla famiglia (in particolare al padre) non viene concesso il diritto di soffrire e di metabolizzare il dolore.
Mi vergogno della gente che parla di E.E. come se fosse una concorrente di X Factor o del Grande Fratello, davanti al bancone del bar, come se fosse un argomento di gossip o cronaca rosa.
Mi vergogno di vivere in questo paese che finge di essere cattolico solo quando gli fa comodo, che disprezza lo sviluppo scientifico e medico, per poi aggrapparsi a questi stessi strumenti per giocare a fare Dio.
Qunado si perde qualcuno di caro l'unica cosa che si vorrebbe è magari rimanere in silenzio, da soli, per ricordare un sorriso, uno sguardo, una battuta o anche un litigio. L'ultima cosa che si vorrebbe è stare sotto i riflettori puntati da gente insensibile che inneggia alla vita, ma che non possiede un briciolo di rispetto per la libertà altrui.

2 commenti:

lozirion ha detto...

Sottoscrivo in pieno....

MASSIMOasaro ha detto...

pienamente d'accordo