lunedì 29 dicembre 2008
SOGNI E DELITTI
Dopo Match Point e Scoop, mi mancava il terzo film di Woody Allen con ambientazione britannica. Stasera ho rimediato, gustandomi Sogni e delitti.
C'è una certa discesa qualitativa dei tre film, probabilmente perchè per me Match Point è una specie di capolavoro. Con ciò non voglio dire che questo film non mi sia piaciuto. Anzi! C'è un non-so-che de Il Padrino, in cui la "famiglia" è un bene sacro da rispettare sopra ogni cosa e il potere richiede adulazione e sottomissione. Ma c'è un limite? I sogni hanno un prezzo? Fino a quanto si è disposti a pagare?
(ATTENZIONE SPOILER)
Due fratelli falliti (Terry e Ian), frustrati e con tanti sogni chiusi in un cassetto polveroso, che nel frattempo vivono nell'apparenza di una vita che non gli appartiene. Uno zio adorato come un dio, ricco da fare invidia e tanto disponibile per i suoi nipoti, che sono per lui come dei figli. Questi personaggi sono continuamente impegnati in un gioco di dare e avere, favori richiesti e favori prestati.
Ma i favori si pagano e l'ultima richiesta fatta dallo zio in cambio dell'ennesimo prestito di denaro è estremamente macabra: uccidere un uomo che vuole spedirlo in gattabuia a vita.
Si scopre quindi che lo zio non è un dio, ma un abile truffatore, potente e senza scrupoli. Bisogna puntare, come in un gioco d'azzardo, e decidere se la riscossa personale può costare così cara.
Ma alla fine Woody Allen districa la matassa nel modo più drammatico possibile, dando vita ad uno scontro epico tra i due fratelli...ma questa non è certo una storia nuova. Caino e Abele vi suggeriscono qualcosa?
Comunque, a me è piaciuto e lo consiglio...
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