Ieri sera, guardando Annozero, ho avvertito (per la prima volta seriamente) la pesantezza della par condicio, condizione che secondo la politica che l'ha messa in atto, dovrebbe tutelare i concorrenti a questa corsa ad ostacoli...in realtà mette a tacere la verità.
Tra gli ospiti di Santoro c'era Lirio Abbate (per chi non lo sapesse è l'autore de "I Complici" insieme a Peter Gomez). Ha parlato della mafia in maniera molto generale e vago (senza riferimenti particolari a nessuno...beh...siamo in par condicio) ma chi vive in Sicilia sa benissimo di cosa e anche di chi parlava.
Penso che se io stavo buttando la televisione in aria, sentendo le risposte di Casini e Franceschini alle affermazioni di Abbate, sul fatto che l'etica è necessaria e che la politica non deve mescolarsi alla criminalità organizzata, lui sarà esploso dentro. Io con le mani ai capelli cercavo di urlare dentro la televisione, sperando ingenuamente che le mie parole arrivassero in studio...
Come fanno a parlare di etica? Uno (Casini) che ha una lista di pregiudicati al posto di una lista di candidati...ma anche l'altro (Franceschini) non se la cava certo bene: da un lato predica che il numero uno della lista dei candidati alla Camera in Sicilia e Beppe Lumia, però non si azzarda a dire che nella stessa lista, poco più in basso, compare il nome di Crisafulli.
Ma questo nessuno l'ha potuto dire, perchè siamo in par condicio, perchè si devono soppesare le parole...ma invece di sopperare le parole, perchè non li mandiamo tutti a fare in culo?!?
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