martedì 22 settembre 2009

PRIMO POST DA BARCELONA

Sembrava non dovesse mai arrivare. Erano anni che progettavamo di trasferirci ed ora che sono a Barcelona, a volte non ci credo. E' tutto molto strano, difficile, molto difficile. Anche se la città è meravigliosa, la nostalgia ti lascia un vuoto dentro, che solo la famiglia e gli Amici potevano colmare. Ma questo non vuol dire che mi sono pentita di aver fatto le valigie. Barcelona è molto accogliente e ti abbraccia calorosamente fin dal primo giorno :) Ci vorrà tempo per abituarmi, ma so che presto mi sentirò a casa anche qui.
In questa prima settimana ci siamo trasformati in italo-spagnoli. Siamo andati al commissariato di polizia per richiedere il NIE, che è un documento che attesta che viviamo qui e che ci permette di essere considerati alla stregua del resto del popolo spagnolo. Il tutto ha avuto un costo di 10 euro e due mattinate al commissariato (2 per colpa nostra, perchè una sarebbe stata più che sufficiente: da tipici siciliani comodisti, la prima mattina ci siamo presentati alle 11.30 e non abbiamo potuto pagare la tassa in banca perchè lo sportello per quell'operazione chiudeva alle 10...eheheh...i soliti terroni nullafacenti XD).

Avendo avuto rilasciato il NIE abbiamo potuto fare un sacco di cose:
- l'abbonamento al bicing (ovvero le biciclette che il comune di barcelona mette a disposizione degli abbonati, al ridicolo costo di 30 euro l'anno...biciclette che possono essere prelevate con una scheda magnetica da una miriade di stazioni dislocate in tutto il territorio),
- il conto in banca (con relativa "tarjeta de debito"),
- l'iscrizione al corso di catalano (gratuito e necessario, se vuoi vivere e lavorare a barcelona),
- l'abbonamento ADSL (purtroppo per motivi tecnici che non sto qui a raccontarvi, se ne parla avere la linea telefonica a casa, non prima della settimana prossima :( portate pazienza, significa che frequenterò di più la biblioteca del quartiere, sempre gratuita a disosizione dei tesserati).

Certo, fa un certo effetto andare al supermercato o al mercato e leggere le etichette con nomi sconosciuti, anche perchè (soprattutto nei mercati) l'etichette delle verdure o della frutta sono scritte in catalano...quindi doppia difficoltà ;)
Però per fortuna la globalizzazione fa miracoli, e finora abbiamo potuto godere tranquillamente dei tortellini del signor Rana, della nutella e dello shampoo che utilizzavo anche in italia.
Meno male che in tutto questo terremoto emotivo è arrivato il nostro affezionato compagno d'appartamento (Giovanni) che oltre a dare una mano a casa (non potete immaginare quanto gli piaccia lavare i piatti) dà una sferzata di buonumore e allegria :)
Che altro dire? Purtroppo non ho foto (ANCORA!!!!), ma appena avrò la possibilità di connettermi con il mio pc da casa, posterò tutta una serie di foto della casa. A proposito, per le prenotazioni delle stanze del B&B Stassi, si prega di volere avvisare con almeno un mese di anticipo ;) a meno che non volete dormire sul divano...

Amici che mi seguite dal blog, per ora vi lascio con un sorriso e torno a casa. Spero di potervi sentire presto!
Un abbraccio, Cisca.

mercoledì 9 settembre 2009

ORDINARIA FOLLIA

Solo adesso mi rendo conto che il mio blog è fermo da più di un mese. Beh, cosa dire a mia discolpa? Vostro Onore, il mare e la spiaggia di Marsala mi hanno allontanato dal pc e a parte qualche sporadica e veloce capatina su Facebook, non trovavo tempo di scrivere, ma soprattutto mi mancava la voglia. Non che oggi ne abbia particolarmente... però mi sembrava triste abbandonare il mio piccolo spazio.
Leggo i giornali e sono sempre più disorientata... mi chiedo solo se e quando toccheremo il fondo... boh?!?!
Vado in giro a sbrigare commissioni e camurrìe burocratiche e penso di vivere in Africa (con tutto il rispetto per l'Africa naturalmente)... un piccolo esempio di ordinaria follia: alla posta, dovevo pagare la bolletta dell'acqua (le altre le pago al tabacchino in 5 minuti con il bancomat) oppure on line, questa dell'acqua purtroppo si può pagare solo alle poste...pazienza (taaanta pazienza)... entro il primo giorno e la fila di persone arrivava fuori, idem il secondo e il terzo giorno (non andate MAI alle poste durante il pagamento delle pensioni, anche perchè i pensionati per paura che lo stato non gli dia più il becco di un quattrino, si accalcano fin dalle 5 del mattino per mettersi in fila e ritirarsi le loro belle banconote... alla faccia di tutti i furti che avvengono proprio in queste occasioni...ma il pensionato marsalese tipo si fida più del ladro che dello stato). Comunque, torniamo alla mia bolletta. Il quarto giorno mi costringo a fare la fila e pagare sta c@##o di bolletta. Entro e ci sono solo 2 sportelli (di cui uno si occupa solo di raccomandate e pacchi) e circa 20 persone, dislocate in quel locale senza nessun ordine. Guardo l'orologio, sono le 11.45. Dei numeri per mantenere la coda nemmeno l'ombra. Chiedo gentilmente chi fosse l'ultimo della fila, me lo indicano e io non lo mollo un attimo con lo sguardo. Aspetto più di un'ora, sorbendomi tutte le liti causate dall'incompetenza degli impiegati e dall'ignoranza della gente: insomma un mix catastrofico, soprattutto quando fuori ci sono 40 gradi e dentro l'aria condizionata non funziona. Arriva finalmente il mio turno, pago soddisfatta ed esco. Guardo l'orologio, sono le 13.00.
Nonostante tutto sono sopravvissuta a questa (e a tante altre giornate di questo tipo). Ma come scrivevo in un altro post simile a questo, chi vive in Sicilia si adatta a vivere alle peggiori situazioni :)

Il prossimo post lo scriverò dalla mia nuova casa, dalla mia nuova città.
Arrivederci, a presto.
Hasta luego!